Dan Fante è il secondogenito di John Fante, grande scrittore italoamericano autore delle saghe dei Bandini e dei Molise nonché di quel piccolo capolavoro che è Chiedi alla polvere. Col peso di un predecessore di siffatta levatura sul groppone, Dan è arrivato alla narrativa dopo una vita da vero ribelle scialacquata in mezzo all'alcolismo e alla devastazione di sé. Tale vertiginoso inferno è raccontato senza infingimenti in questo Angeli a pezzi, romanzo in cui il protagonista Bruno Dante è un uomo sulla cinquantina sfiancato da mille rovinosi tentativi di redimere un carattere scaleno per combinare qualcosa di buono: il suo sogno è sfoderare finalmente la vena di scrittore, compressa tra il tran-tran quotidiano e una certa jella che lo perseguita. Chiamato a rendere un ultimo omaggio al padre gravemente malato (lui sì scrittore affermato, proprio come nella realtà), attraversa in volo gli USA assieme alla moglie che lo disprezza. Davanti al capezzale del genitore moribondo, Bruno sarà forse l'unico a comprenderne nel profondo il genio. A far da sfondo alla storia una Los Angeles da tregenda, percorsa in maniera allucinata in compagnia di Rocco, scalcagnato bull terrier del padre, e di una bambina prostituta con cui stabilisce una effimera quanto eccezionale liaison.
Angeli a pezzi è un libro ruvido e disperato, satollo di spunti sinceri sulla vita e sul rapporto coi propri affetti. Ed è un'opera che possiede il raro pregio dell'immediatezza, riuscendo al tempo stesso ad esprimere uno slancio assoluto di morte ma anche un afflato d'amore e libertà.
Angeli a pezzi
Dan Fante (Ed. Marcos Y Marcos)
4 commenti:
gran bel libro, duro e triste!
(Pippo)
beh, figlio di cotanto padre ;-)
Sì, sarò costretta a comprarlo, allora :-)
(santo cielo, rimango indietro qualche giorno e trovo una caterva di novità; non ti si può lasciare solo, eh?)
Si fa ciò che si puote, Annalisa ;-)
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