
«Dallo steccato, tra i buchi dei fiori arricciati, li vedevo giocare. Loro venivano verso la bandiera e io andavo lungo lo steccato. Luster frugava in mezzo all'erba sotto l'albero dei fiori. Loro tolsero la bandiera e colpirono la palla. Poi rimisero a posto la bandiera e raggiunsero la piazzuola, e prima tirò uno e poi l'altro. Poi ripresero a camminare e io li seguii lungo lo steccato. Luster si staccò dall'albero dei fiori e andammo avanti lungo lo steccato, e loro si fermarono e ci fermammo anche noi, e io guardavo dai buchi della siepe mentre Luster frugava in mezzo all'erba.»
L'urlo e il furore
William Faulkner (Ed. Einaudi)
Gran libro e bellissimo incipit;
RispondiEliminail nick è in onore di Faulkner?
:)) silvia
Certo cara Silvia, il nick è un omaggio al grande Scrittore del Sud!!!!!
RispondiElimina(l'intero blog vorrebbe esserlo, in realtà, anche se poi la deriva western-noir ha preso un po' la mano!!! :-)
A proposito del grande Scrittore del Sud: ho appena finito di leggere Mentre Morivo.
RispondiEliminaE... beh, mi mancano le parole.
@Ratto: conosco la sensazione, Mentre Morivo lascia di stucco (ancora oggi, a più di mezzo secolo di distanza!)
RispondiEliminaMa l'hai letto in italiano o in lingua originale? (io vorrei avere le palle di leggerlo in inglese, ma lo parlo - e lo leggo - come Benigni in Daunbailò: I scream, You scream...)
anzi, la battuta era: "Ice-cream, You-scream" :-))
RispondiEliminaIn italiano, edizione Adelhpi.
RispondiEliminaA proposito, tanto di cappello al traduttore per l'immane lavoro di adattamento linguistico.
Scriverò qualcosina sul blog, ma mi trovo nella stessa condizione di quando avevo finito "Cattedrale" di Carver: non so nemmeno da che parte cominciare.