giovedì 27 febbraio 2014

un Penn originale e un po' gigione...

Un proprietario terriero ingaggia un celebre cacciatore di taglie, Lee Clayton, per sgominare una banda di razziatori di cavalli. Questi uccide tutti i banditi, eccetto il loro capo, Tom Logan, che ha anche una relazione con la figlia del proprietario. Nello scontro finale è il cacciatore di taglie ad avere la peggio, il proprietario terriero muore e sua figlia e Tom vanno ognuno per la propria strada. Magnifico western atipico - con poca azione, zero duelli ma variegate atrocità diffuse -, Missouri di Arthur Penn porta lo spirito ribelle e modernista a tutti i costi tipico del '68 all'interno dei rigidi canoni della Hollywood di quegli anni, permettendosi di chiudere con una raffigurazione bucolica (splendidamente fotografata) dei ranch e delle praterie in cui si sono consumate le mattane tra killer e ladri di bestiame protagonisti della storia.
Con un manifesto intento dissacratorio, il regista inzuppa la narrazione di dialoghi filosofeggianti e personaggi atipici - come ad es. quello dello spietatissimo (più efferato degli stessi criminali che fa fuori a pagamento) «regolatore» impersonato da Marlon Brando, che uccide uno dei componenti della banda del Logan interpretato da Jack Nicholson vestito grottescamente da vecchietta, con tanto di grembiulino e cuffietta in testa (lo omaggerà Iggy Pop nel film Dead Man di Jarmush); così come spregiudicato per la sua epoca risultò l'atteggiamento della figlia del boss degli allevatori che chiede d'improvviso a Nicholson, nel bel mezzo di una cavalcata, di cominciare a spogliarsi perchè vuole fare l'amore con lui, mettendolo in un primo momento in vistoso imbarazzo e poi ricevendone un rifiuto (capovolgendo de facto i cliché delle bellezze western, pronte a sbruffare appena le si toccava!).
Minimalista e anticonvenzionale, il film venne parecchio criticato dai puristi, oggi è guardato come una sorta di ufo che regala però interpretazioni di indubbio livello: o si ama o si odia!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

me lo ricordo. Grande Brando, sempre e comunque ;-)

PIPPO

sartoris ha detto...

...sempre sia lodato (Brando:-)))))

LUIGI BICCO ha detto...

E infatti l'ho visto tanti di quegli anni fa che mi ricordo solo di non aver terminato la visione. Forse mi era parso troppo "sopra le righe". Ma ero un pischello. A pensarci adesso... Brando e Nicholson nello stesso film... beh, merita una "rivisione" per intero.

E non sapevo della citazione nel (gradioso) Dead Man di Jarmush. Vedi quante cose si imparano a passare da queste parti?

sartoris ha detto...

Bhe jarmush deve molto a quel cinema anticonvenzionale di quegli anni... cmq grande Brando!!!!!

CREPASCOLO ha detto...

Bellissimo il poster di Bob Peak. Se lo avessimo tratto dalle acque della illustrazione in tempo, poteva essere una alternativa a Tim Truman sulle pagine di Jonah Hex ( sempre x i testi di Lansdale, claro que si ). Pazienza.

Non tutti sanno perchè Jack si chiamava Logan nel film. Non che sia tanto difficile dedurlo. Il mio buon amico ed ex allievo Chris Claremont mi ha raccontato che Nicholson era in predicato per interpretare Wolverine ( " quella sagomaccia di Len Wein voleva Neil Young, anticipando di decenni la caratterizzazione di Gary Erskine o di Kent Williams..." ) in un film sulla nuova formazione degli X-Men ( quella nata con Nuova Genesi di Wein/Cockrum ). Pam Grier sarebbe stata Tempesta, Roddy McDowall si sarebbe calato nei panni elfici di Nightcrawler ed un implume ex Mister Olimpia ovvero Arnold Schwarzenegger avrebbe prestato i suoi muscoli torniti a Colosso. George Hamilton, scelto x il ruolo di Xavier , non voleva rasarsi a zero la capoccia ( anni dopo la sua vanità creerà problemi sul set del Padrino III ) , ma tutto si arenò perchè gli effetti speciali necessari erano troppo costosi e non abbastanza convincenti
( Arnie coperto di vernice metallica faceva pensare a certi video pop ). Peccato perchè Jack con i capelli a gondola ed i basettoni che ringhia che è il migliore in quello che fa e quello che fa non è piacevole valeva da solo il prezzo del biglietto. Pazienza.

sartoris ha detto...

Vero Crepa, Nicholson sarebbe stato il miglior Wolvie possibile. Ormai, grasso e semicalvo com'è diventato, purtroppo può candidarsi solo al ruolo di Glob ;-(

CREPASCOLO ha detto...

E pensa che Alex Ross ha disegnato un Logan vecchio e grasso usando come modello Robert Loggia.
I fans di Wolverine si dividono in due categorie: 1) quelli che lo apprezzavano quando era una mezza porzione di buzzurro peloso e ringhiante, combo di Popeye e della voce degli AC/DC e che al massimo accettavano il tavolo luminoso di Mark Texeira ed il suo riferimento a Clint Eastwood 2) Crepascola e tutti coloro che hanno scoperto Ghiottone con la performance dei 193 cm di muscoli cesellati di Hugh Jackman.

Non è detto che l'attore che + assomiglia al personaggio sia la scelta migliore: John Constantine è stato modellato sulle fattezze di Sting, ma sarebbe molto + in parte Tim Roth.
A volte quando non si può centrare il bersaglio, si spara tutt'intorno: sono convinto che Redford abbia una parte nel prossimo Captain America: The Winter Soldier perchè se avesse l'età per andare a piedi nudi nel parco o accompagnare Sundance allo showdown sarebbe uno Steve Rogers perfetto ( e quello di Condor è perfetto per saghe cupe come quella del Segreto Impero - rilettura del Watergate - o Civil War ). Excelsior.